L’amore inespresso è come il vino tenuto nella bottiglia: non placa la sete – George Herbert (1593-1633)
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Vermeer eseguì il dipinto della “Giovane donna con bicchiere di vino”, nel 1659 circa. Un uomo in attesa svogliata sullo sfondo sorregge la testa con la mano, mentre una giovane donna sorride all’osservatore e tiene delicatamente in mano un bicchiere di vino bianco offerto da un premuroso ammiratore. La scena, era in auge tra i poeti del XVII secolo che basavano i propri lavori sull’amore non corrisposto dei sonetti di Petrarca, con una differenza: Petrarca idealizzava l’amore in quanto puro e irraggiungibile, i poeti e gli artisti olandesi in generale, trasformarono le idee di Petrarca, in una realtà rappresentabile e trasfigurabile su tela. Vermeer introdusse un commento morale nella finestra con i vetri a piombo che contiene un’immagine, identificata nella figura della Temperanza con una briglia (il freno alle passioni) ed una squadra (l’agire con giustizia). Questa figura allegorica rimanda, probabilmente, al significato di moderazione negli affari di cuore. Sulla parete di fondo è raffigurato un ritratto maschile del quale non si conosce l’identità, alcuni critici hanno avanzato l’ipotesi che la persona raffigurata possa essere, il marito della giovane donna, lontano, ma sempre e comunque presente.
È molto probabile che, incauti restauri alterarono la mimica facciale della giovane protagonista dell’opera, facendole assumere un’aria da “pretesa giovane civetta”.
Curiosità: la stessa figura della Temperanza si ritrova sempre in un altro dipinto di Vermeer, “Il bicchiere di vino”, del 1658, in cui si nota lo stesso pavimento e la stessa finestra, con identico stemma e figura dell’opera successiva, il che ha lasciato presupporre che Vermeer eseguì le due opere, nello stesso luogo, probabilmente la sua residenza di soggiorno.