“Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi.” S. Ambrogio
Si narra dell’incontro di Teodosio I, con l’arcivescovo di Milano, Aurelio Ambrogio. Teodosio aveva fatto massacrare una folla della città di Tessalonica che nel corso di alcune proteste, aveva ucciso un ufficiale dell’impero. In procinto di entrare nell’antica basilica Porziana, dove oggi sorge San Vittore al Corpo, l’imperatore fu fermato da Ambrogio, proprio sulla soglia. Possiamo immaginare con quanta fermezza e con quanto vigore sant’Ambrogio, vestito con raffinati paramenti liturgici dorati, opponesse le sue mani contro l’imperatore. Antoon van Dyck, dipinse questa scena intorno al 1620.”
Esiste una copia precedente di questo dipinto, conservata a Vienna, datata 1618 circa e creata da Rubens, in collaborazione con lo stesso van Dyck. Le due versioni differiscono per dettagli e per impianto compositivo. La versione del 1620 mostra un impianto compositivo più libero, con forme meno definite, pennellate più ampie, ma senza le tonalità vive di Rubens, l’imperatore è senza barba.
Per la cronaca: sempre proseguendo nella narrazione Teodosio si sarebbe poi pentito del suo gesto e avrebbe chiesto perdono al vescovo di Milano, che l’avrebbe successivamente accolto nella cattedrale Milanese.