Questo dipinto è documentato nel 1676 tra le opere appartenenti alla vedova di Vermeer, da lei stessa ceduto ad un fornaio di nome Hendrick van Buyten quale proroga per il saldo di un pesante debito. La chitarra rappresentata nei dettagli e il paesaggio pastorale raffigurato nel quadro appeso alla parete ci parlano del tema dell’amore, spesso ricorrente nelle opere di Vermeer.
Questi dettagli, l’atteggiamento e la posa della donna sembrano alludere, secondo la critica predominante, ad un’ immaginaria figura collocata nella parte della stanza nascosta agli occhi di chi osserva il quadro, alla quale la giovane suonatrice sembra rivolgersi con allegria. Non più intimità e scene di raccoglimento, ma comunicazione e sorridente, lieta apertura al mondo. L’opera è stata datata 1672, gli anni di inizio della guerra d’Olanda, ma nonostante questo drammatico periodo, il dipinto esprime una luminosa gioia, difficile da spiegare conoscendo anche le gravi difficoltà economiche di Vermeer che, tre anni dopo, lo avrebbero portato alla morte oppresso e schiacciato del peso delle sventure personali e degli ingenti debiti accumulati.
Eppure guardando quel dipinto sembra ancora di vedere il Maestro davanti alla sua tela con il pennello in mano, intento a immortalare e contemplare, con un disteso sorriso sul volto, la fuggente serenità.
Una piacevole lettura, grazie!
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Grazie a te per il commento!
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Uno dei miei preferiti di Vermeer! 🙂
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Ciao Paola 🙂 bellissimo nei suoi dettagli!
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L’ha ribloggato su cutymar.
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