Stilo eterno (quasi) per la creatività ..

L’utilizzo della punta d’argento per disegno, era già presente in tecniche antiche. Successore dello stilo utilizzato in passato per incidere le tavolette, si impone nel Medioevo in misura marginale e nel Rinascimento, epoca di massimo utilizzo di questa tecnica. Leonardo da Vinci disegnava i suoi progetti con uno stilo dalla punta d’argento puro, che lasciava un segno indelebile su carta appositamente trattata. A differenza della punta di piombo, il nitido e raffinato tratto grigio della punta d’argento non era cancellabile e pertanto necessitava di una mano sicura e capace: nessuna esitazione, nessun ripensamento era concesso all’artista e pochi erano in possesso dell’abilità per usarla. A partire dalla fine del Quattrocento questo strumento cade in disuso, in quanto gli artisti preferirono tecniche più rapide, con tempi di preparazione del foglio ridotti al minimo e con minore rigore della tecnica.
La Punta d’argento è composta da un supporto in legno o metallo, alla cui estremità viene fissata una punta in argento per un tratto indelebile e duraturo nel tempo.

Stilo medievale in osso

Stilo medievale in osso

E’ una vera e propria matita, ma il suo utilizzo differisce per molti aspetti. Per poterla utilizzare occorre prima creare il supporto adatto che può essere costituito da un foglio di carta trattato con pigmenti ed aggreganti stesi in vari strati utilizzando un pennello; oppure può utilizzarsi un pannello di legno, che deve essere spennellato da un composto di acqua e cementite ad acqua. Per quest’ultimo, il procedimento da seguire è piuttosto semplice: si versa gradualmente dell’acqua in un barattolo di cementite ad acqua (reperibile in ferramenta o in negozi di brico), mescolando il tutto con un bastoncino, fino ad ottenere un composto con una densità desiderata. Con l’aiuto di una pennellessa si spalma uniformemente uno strato della miscela su entrambi i lati della tavola. Una volta asciutta, con della carta vetrata fine si leviga la superficie, in modo da far sparire eventuali asperità. Alla fine di questo procedimento, si otterrà una superficie bianca perfettamente levigata, pronta per essere disegnata con la punta d’argento. In commercio esistono comunque carte appositamente preparate per la punta d’argento.

Le varie tonalità si ottengono aumentando la pressione esercitata sulla punta. Questo strumento offre quindi il vantaggio di avere tutti i gradi di tonalità senza dover cambiare matita. Le ombreggiature si ottengono realizzando una fittissima rete di linee parallele. I disegni cosi ottenuti sono molto duraturi, non necessitano di fissativi, ma sono soggetti ad ossidazione: una volta realizzato il disegno, le sue linee saranno inizialmente su una tonalità grigio chiara, che tenderà a sfumare con il tempo verso il colore seppia o il nero, anche se il risultato di questo processo, dipende dalla lega della punta e dai pigmenti scelti nella realizzazione del supporto, o dal supporto stesso. Dopo l’utilizzo è sempre bene pulire la punta. Uno strumento dal fascino indiscutibile con due ma: i segni creati non possono essere cancellati; una punta troppo incisiva rovinerà inevitabilmente il supporto.

In commercio esistono punte di argento puro con titolo 1000/1000 a prezzi accessibilissimi, oppure modelli più costosi e raffinamente lavorati.. uno strumento veramente affascinante ..

 

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