Piet Mondrian giunse all’astrazione geometrica attraverso un lungo processo fondato sullo studio della realtà e della sua estrema sintesi. L’albero rosso, un olio su tela 70 x 99 cm del 1909 circa, mantiene le sue caratteristiche ancorate alla realtà, come ad esempio lo sviluppo dei rami e le nodosità del tronco.
Nell’albero blu, un olio su tavola 56,8 x 75 cm del 1910 circa, Mondrian elabora sullo stesso soggetto un processo di stilizzazione, buona parte del realismo è conservato, ma i dettagli sono quasi assenti e le diramazioni appaiono più lineari e schematizzate. La scala cromatica è fortemente differente da quella dell’albero rosso.
Un altro olio su tela 78 x 107, l’albero argentato del 1911, rappresenta ancora di più il processo di astrazione: il soggetto è ancora riconoscibile, ma i rami, che si fanno largo attraverso un colore denso e pastoso, sono sempre di più riprodotti a linee semplici più o meno spesse, il senso di profondità si annulla così come il cromatismo.
L’apice del processo di astrazione è raggiunto nell’ opera Melo in fiore, un olio su tela 78 x 106 cm del 1912. In questa opera scompare il soggetto che diventa irriconoscibile secondo il senso del reale; le sottili linee nere restano come richiami ai rami, mentre i colori al centro sembrano sostituire il tronco ormai scomparso. Il processo di astrazione è completato.
Mondrian giunse all’individuazione degli elementi fondamentali osservabili, in sintesi estrema, nella realtà:
linee rette orizzontali e verticali, il bianco e il nero (luce e tenebre) ed i colori primari (rosso, giallo e blu) dai quali, secondo la teoria, hanno origine tutte le altre tinte.
Mondrian stesso scrisse:
“Esclusi sempre più dalla mia opera tutte le linee curve [.. .. .. .] Verticali e orizzontali sono l’espressione di due forze opposte la cui azione reciproca costituisce la vita. Riconobbi che l’equilibrio di ogni aspetto particolare della natura poggia sull’equivalenza dei suoi opposti”.
La sua affermazione è contenuta nell’opera Composizione n.6 del 1914, costituita soltanto da linee orizzontali e verticali. Dal reale all’astrazione, tramite un processo alchemico di sintesi estrema .. .. .. .