William Blake – Non soltanto pittura

« Tigre! Tigre! Divampante fulgore nelle foreste della notte quale fu l’immortale mano o l’occhio che ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?»
(William Blake, The Tyger)

Blake nasce a Londra nel 1757. Egli fu non soltanto pittore, ma anche incisore e poeta. Come spesso accade la sua opera di artista venne largamente sottovalutata quando era in vita, mentre oggi costituisce fonte di ispirazione e di studio, sia della poesia, sia nell’ambito delle arti visive. Fu considerato “particolare” per le sue idee stravaganti, attualmente è invece molto apprezzato per la sua espressività, la sua creatività e soprattutto per la visione filosofica che sta alla base del suo lavoro. Nel 1824 fu affidato a Blake, da John Linnell, l’incarico di illustrare l’Inferno di Dante. Purtroppo la morte di Blake, sopraggiunta nel 1827, pose fine all´ambizioso progetto, di cui ci rimangono tuttavia 102 acquarelli (72 dell´Inferno, 20 del Purgatorio, 10 del Paradiso), in diversi stati di elaborazione. Tutte le sue incisioni non si presentano come un semplice accompagnamento di testo, ma sembrano piuttosto rivedere il testo stesso con un intento critico e con la funzionalità di offrire una sorta di commentario degli aspetti spirituali e morali dell’opera illustrata. Anche se la sua pittura e la sua poesia sono state solitamente valutate separatamente, Blake spesso se ne servì di concerto per creare opere che di colpo sfidassero e sostituissero le convenzioni in uso, rompendo gli schemi tradizionali. Le sue convinzioni religiose furono influenzate dall’attrazione per il Misticismo e dalla fascinazione verso il movimento romantico, che a quel tempo era in sviluppo e gli procurarono aperta diffidenza nei confronti della chiesa. La difficoltà che si incontra nel tentativo di inserire William Blake in un qualsiasi periodo o movimento della storia dell’arte è forse la caratteristica che meglio riesce a definire questo artista inimitabile.

«Gli uomini vengono ammessi in Paradiso non perché abbiano dominato e frenato le proprie passioni o non ne abbiano avute affatto, ma perché hanno coltivato la loro capacità di conoscere. Il Tesoro del Paradiso non è la negazione della passione, ma la realtà dell’intelletto, da cui tutte le passioni fuoriescono libere nella loro eterna Gloria.»
– William Blake –

William Blake “Newton” Incisione (1795)

William Blake “Newton” Incisione (1795)

 

W. Blake "The Ancient of Days" - Acquaforte

W. Blake “The Ancient of Days” – Acquaforte

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...