L’ultimo importante quadro dipinto da Édouard Manet, del 1883, è ambientato all’interno del bar delle folies-bergère, uno dei cafè-concert più famosi di Parigi e rivela una grande attenzione nei confronti delle nuove forme di divertimento di massa organizzato che in quel periodo andavano diffondendosi. La composizione è solida e strutturata il primo piano è occupato dagli oggetti disposti in maniera ordinata sul banco. Il piano intermedio dalla figura della cameriera e lo sfondo interamente costituito dal riflesso della sala cafè-concert in uno specchio.
Una caratteristica balza agli occhi dell’osservatore attento:
sulla destra si riflette la figura di un uomo che dovrebbe essere esattamente di fronte alla cameriera, ma che invece esiste solo nell’immagine riflessa: nella realtà, infatti, nasconderebbe per intero la figura della cameriera.
Gli elementi visivi suggeriscono che con Manet siamo di fronte ad un quadro solo apparentemente descrittivo: malgrado la luce artificiale, i colori sono chiarissimi e l’atmosfera molto luminosa. La pennellata, ampia e solida nel definire gli oggetti in primo piano e la figura della donna, si frantuma man mano che si procede verso il fondo, fino quasi a diventare del tutto sfumata, ricordandoci che Manet aveva sempre rifiutato di esporre insieme ai pittori impressionisti, conservando un proprio stile, assorbendo nel suo linguaggio elementi nuovi e produttivi.
Resta l’immagine di quel riflesso nello specchio che ancora a distanza di anni parla silenziosamente ai visitatori…. …