Il dipinto riproduce il profilo di Delft. Vermeer si recò nella zona più meridionale della cittadina, nel luogo dove il fiume Scheda si univa ai canali della città. Nella veduta si distinguono le mura che circondano il centro, la porta di Schiedam con l’orologio e la porta di Rotterdam con le due torri uguali; sulla destra si erge il campanile della Nieuwe Kerk. La fama del dipinto si deve alle tecniche usate ed alle sue qualità espressive: gli edifici sono stilizzati, esaltati soltanto dalle differenti modulazioni di colore ed il cielo occupa una porzione molto rilevante nello spazio della tela.
Storici e studiosi dell’arte, hanno a lungo ipotizzato che Vermeer abbia lavorato all’opera intorno al 1660, in un periodo compreso tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate. Sulla base dell’illuminazione evidenziata dalle ombre nel dipinto, gli studiosi hanno anche provato a identificare per anni l’ora esatta nella quale l’artista avrebbe realizzato la tela – mattina, mezzogiorno, pomeriggio o tramonto – senza mai giungere ad una conclusione certa e precisa.
Donald Olson conclude che la scena rappresentata risalga probabilmente al 3-4 settembre del 1659 (o prima), alle ore 8.00 di mattina. Il team, della Texas State University, da lui guidato, si è avvalso di fotografie, Google Earth, di calcoli astronomici e di software in grado di simulare, partendo da una rappresentazione fotografica, le condizioni di luce immortalate nel dipinto.
Nel link sotto riportato una breve pillola in inglese facile: