Ippolito Caffi fu pittore ed acquarellista, personaggio dalla vita avventurosa, compì numerosi viaggi in Oriente, riportandone schizzi e dipinti, partecipò ai movimenti per l’Indipendenza Italiana, ritraendo dal vero episodi di guerra. La sua produzione artistica fu ispirata ai modelli del Settecento veneziano e riuscì a modernizzare il vocabolario pittorico delle vedute esplorando nuovi punti di vista, come nelle scene notturne ed utilizzando dei temi sino allora inusuali.
Macchiette popolari veneziane, realizzato nel 1849 è uno dei pochi acquarelli fuori dai canoni normali di composizione, ideale per capire come si può procedere per poter realizzare degli studi di figura su piccole dimensioni, la scritta a penna nella parte bassa ci fornisce una sorta di scala di misura. In questo acquarello ritroviamo tutte le fasi di lavorazione: nella parte bassa compaiono delle figure disegnate con inchiostro color seppia, come era in uso nell’ 800, nella parte in alto a sinistra, troviamo tre figure con le ombre già definite, spostandoci verso destra il dettaglio delle figure cresce, fino ad arrivare all’ultima figura isolata sulla destra, dove i particolari delle pieghe del vestiario e le sfumature di colore, aumentano.
Osservando l’acquarello da lontano le figurine sembrano proprio delle macchiette colorate su un foglio, mai titolo fu più indovinato ..
Finalmente un’ opera del Caffi non comune e snobbata!!complimenti per il blog!!
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Grazie!
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