Giorgio Morandi (1890-1964) dipinse anche molti acquarelli, alcuni monocromatici. Nella figura è riportato un paritcolare dell’opera “Natura morta” del 1962, Milano, Collezione privata. Questo acquarello è sintetizzato all’estremo: una linea continua a matita, una zona d’ombra dipinta con acquarello, color terra d’ombra bruciata, su carta ruvida e umida.
Per dipingere acquarelli come questo sono da seguire alcuni passi fondamentali:
* disporre una serie di bottiglie e bicchieri verniciati con della vernice murale bianca, in modo da eliminare i traslucidi;
*preferire una composizione orizzontale con luce che arrivi da un solo lato;
*osservare la composizione con occhi socchiusi, sintetizzare visivamente e immediatamente, in modo non dissimile ad una fotografia sfocata;
*disegnare ciò che si è sintetizzato visivamente, senza staccare quasi mai la matita dal foglio;
*bagnare con un pennello di setola, il foglio di carta; con terra d’ombra bruciata, colorare soltanto la parte in ombra, sarà la carta umida a conferire quell’effetto tanto caratteristico